Pausa "d'oro": Gold in attesa di crescita nel 2023

Alla fine del 2022, il metallo giallo sta attraversando un periodo difficile, mentre analisti e partecipanti al mercato si aspettano una forte crescita nel prossimo anno. Al momento, la situazione con l'oro è ambigua, visto che recentemente ha subito un'ondata di ribassi. Tuttavia, la maggior parte delle previsioni prevede un aumento del prezzo dell'oro nel 2023.

Secondo gli analisti di Goldman Sachs, i rendimenti delle materie prime potrebbero aumentare notevolmente il prossimo anno a causa dell'offerta limitata e degli investimenti insufficienti in nuove forniture. Nel primo trimestre del 2023 la situazione sul mercato dei metalli preziosi si stabilizzerà, mentre non si escludono impennate di volatilità. Tuttavia, andando avanti, le materie prime e i metalli principali riceveranno supporto a causa del massiccio afflusso di investitori in asset sicuri, in particolare l'oro. Secondo quanto afferma Goldman Sachs, il prossimo anno vedrà l'inizio di "un nuovo superciclo nelle dinamiche delle materie prime". Secondo gli strateghi valutari, nei prossimi anni prevarrà il sentimento rialzista nel mercato dei metalli preziosi.

Nell'ultimo anno, il metallo giallo ha vissuto una serie di alti e bassi, ma si è sempre ripreso con successo. Nel marzo 2022, l'oro ha raggiunto l'impressionante cifra di 2000 dollari l'oncia. Anche se, nel terzo trimestre di quest'anno, è sceso del 20% a un livello critico di $1619, raggiungendo il minimo di 18 mesi. Tuttavia, ora il metallo "solare" è pronto a terminare il 2022 vicino a $1800, il livello da cui è partito. In effetti, adesso questo cerchio dei prezzi si è chiuso, però, gli esperti vedono una via d'uscita verso nuovi traguardi e si aspettano che l'oro conquisti nuove vette.

Durante l'anno in corso, gli investitori hanno preferito investire in oro, da sempre considerato un bene rifugio. A causa di ciò, il metallo giallo ha mostrato un aumento costante, ma la sua crescita è stata interrotta dal rafforzamento del dollaro. Ricordiamo che il rafforzamento della valuta statunitense provoca un calo del metallo prezioso chiave.

La scorsa settimana, il prezzo dell'oro è salito costantemente, sottolineano gli analisti. Secondo gli esperti, nel prossimo futuro la coppia XAU/USD potrebbe rafforzarsi a causa del cosiddetto "rally di Babbo Natale". Gli operatori di mercato continuano a valutare le prospettive del mercato finanziario e prestano particolare attenzione alla propensione al rischio. Secondo gli analisti, il riferimento chiave per il metallo prezioso saranno i dati sui principali indici (l'indice di fiducia dei consumatori USA per dicembre e l'indice dei prezzi PCE per novembre). Se questi indici peggiorano e il prezzo dell'oro scende, gli investitori potrebbero trovarsi di fronte a un "rally di Babbo Natale". Secondo gli esperti, se i principali indici azionari statunitensi aumentano di prezzo, la coppia XAU/USD riceverà un impulso rialzista.

Mercoledì 21 dicembre, gli operatori di mercato attendono rapporti sull'indice di fiducia dei consumatori negli Stati Uniti per dicembre di quest'anno. Secondo i dati precedenti, questo indice è salito al 7,2% a novembre dal 6,9% di ottobre. Un altro aumento dell'indice contribuirà ad aumentare il rendimento dei buoni del tesoro americani e farà pressione sull'oro, ne sono sicuri gli esperti.

Martedì mattina, 20 dicembre, il metallo giallo è rimasto vicino a 1.800 dollari l'oncia. Secondo le valutazioni degli analisti, il suo prezzo non è cambiato molto dall'inizio di questa settimana. Attualmente, la coppia XAU/USD è scambiata a 1.793,62 dollari l'oncia, e cerca di consolidarsi ai livelli attuali. Allo stesso tempo, il costo dei futures di febbraio per il metallo prezioso sulla borsa Comex di New York è aumentato dello 0,07%, a $1.798,90 per un'oncia troy.

In vista del fine settimana, i mercati attendono i rapporti del Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti con i dati sull'indice dei prezzi PCE per novembre 2022. Secondo le previsioni preliminari, in un mese il PCE core sarà aumentato dello 0,4%. In caso di una notevole diminuzione di questo indice, l'oro potrebbe rafforzarsi, ritengono gli esperti. Tuttavia, un aumento dell'inflazione core potrebbe avere l'effetto opposto e mettere sotto pressione la coppia XAU/USD, avvertono gli analisti. Con tutto ciò, un'inflazione inferiore alle attese negli Stati Uniti avrà un impatto negativo sulla valuta statunitense. In una situazione del genere, il metallo prezioso sarà in grado di testare nuovamente la soglia di $1.800 e oltre, dicono gli economisti di ANZ Bank.

Ricordiamo che un calo dell'inflazione negli Stati Uniti ha provocato la svendita di USD e ha sostenuto il prezzo dell'oro. Tuttavia, ora l'inflazione negli Stati Uniti è al di sopra dell'obiettivo del 2%, quindi la Fed potrebbe ricorrere a una retorica accomodante per stabilizzare la situazione. C'è ancora tempo per tirare le somme sui risultati della riunione di dicembre della Fed, e l'oro potrebbe approfittare dell'incertezza sulla politica monetaria del regolatore e crescere. Secondo gli ultimi dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) statunitense, a metà dicembre 2022, il numero di posizioni di crescita dell'oro ha raggiunto quota 115,1 mila, rispetto alle 110 mila della settimana precedente. In questo contesto, gli esperti suggeriscono di detenere posizioni "lunghe" sull'oro con l'obiettivo di $1810.

Secondo il World Gold Council (WGC), nel 2023 l'oro dovrà affrontare fattori che saranno sia favorevoli che contrari per il metallo prezioso. Tra questi, gli analisti del WGC evidenziano i seguenti:

1) Una lieve recessione e un ulteriore indebolimento del biglietto verde con un'inflazione in calo, che sosterrà l'oro;

2) Scosse geopolitici, a causa delle quali rimane elevata la domanda dell'oro;

3) Rafforzamento della crescita economica in Cina, che aumenterà la domanda dei consumatori per il metallo prezioso;

4) Il fattore limitante dell'aumento del prezzo dell'oro nei primi sei mesi del 2023 sarà la pressione sulle materie prime in un contesto di rallentamento dell'economia globale.

Le attuali aspettative dei partecipanti al mercato relative al prezzo dell'oro nel 2023 saranno determinate dalla politica monetaria delle banche centrali. Con l'inasprimento della politica monetaria da parte dei regolatori, gli esperti si aspettano una crisi economica su larga scala, in vista alla quale l'interesse per l'oro crescerà e il suo prezzo aumenterà. Secondo gli economisti di ANZ Bank, il prossimo anno il prezzo del metallo giallo inizierà a aumentare e entro la fine del 2023 raggiungerà i 1.900 dollari l'oncia. Nel secondo trimestre del prossimo anno, gli analisti prevedono un rallentamento della crescita economica globale a causa dell'aumento dei rischi geopolitici. In una situazione del genere, un rifugio di massa degli investitori nell'oro, che è tradizionalmente un asset sicuro, spingerà il suo prezzo verso l'alto, conclude la banca.