Nel 2017 Thomas Peterffy ha pubblicato un annuncio a tutta pagina sul Wall Street Journal avvertendo dei pericoli che i futures Bitcoin rappresentano per i mercati dei capitali. In questi giorni, è diventato esperto di criptovalute, dicendo che è prudente avere dal 2% al 3% del patrimonio personale in criptovalute nel caso in cui la valuta fiat si blocca.
"Penso che possa arrivare a zero, e penso che possa arrivare a un milione di dollari", ha detto Peterffy in un'intervista. "Non ne ho idea", ha osservato.
Questo è un ottimo esempio del cambiamento di atteggiamento nei confronti della criptovaluta, da parte di investitori che una volta disprezzavano o temevano i token digitali ma si sono resi conto, soprattutto nel 2021, che non potevano lasciarsi sfuggire una grande opportunità di profitto.
Il fondatore di Bridgewater Associates, Ray Dalio, ha rivelato di recente di avere almeno un po' di Bitcoin ed Ethereum nel suo portafoglio, mesi dopo aver messo in dubbio l'utilità della criptovaluta come riserva di valore. Dalio vede gli investimenti come denaro alternativo in un mondo in cui "i soldi sono spazzatura" e l'inflazione erode il potere d'acquisto.
Nel frattempo, Paul Tudor Jones ha rivelato di aver investito come copertura contro l'inflazione. Un recente sondaggio sulle banche ha anche indicato che quasi la metà dei family office era interessata ad aggiungere valute digitali ai propri portafogli. Ciò dimostra che le criptovalute sono diventate più mainstream, anche se con vari gradi di successo.
Gli appassionati di criptovalute sperano ancora che i regolatori statunitensi approvino nel 2022 gli ETF che conterranno effettivamente Bitcoin. Il CEO di Galaxy Digital Michael Novogratz ha dichiarato nel dicembre 2021 che i prezzi potrebbero muoversi lateralmente a breve termine, ma Bitcoin non scenderà al di sotto del minimo di $ 42.000. "Così tanti soldi sono versati in questo settore", ha detto. "Non avrebbe senso se i prezzi delle criptovalute scendessero molto al di sotto", ha aggiunto.