Giovedì l'euro è cresciuto di 49 punti, ma non dopo la riunione della BCE che ha determinato la decisione sul PEPP di dicembre, ma sul deludente PIL degli USA per il terzo trimestre, che è risultato il 2,0% contro il previsto il 2,6%.
Sul grafico giornaliero, il prezzo ha superato le linee indicatrici di bilancio e MACD, nonché il livello del segnale 1.1669. Ora l'obiettivo 1.1750 è aperto davanti al prezzo, la resistenza del 21-24 settembre. Il superamento del livello apre il secondo target 1.1852, è probabile che venga raggiunto, poiché gli investitori hanno prestato maggiore attenzione agli indicatori statunitensi. Oggi vengono rilasciati i dati sulla bilancia commerciale a settembre, le cui previsioni sono deboli: reddito -0,2%, spese 0,5% contro 0,8% di agosto. Lunedì il PMI manifatturiero da ISM ad ottobre dovrebbe scendere da 61,1 a 60,4, mercoledì il volume degli ordini industriali a settembre potrebbe mostrare un calo dello 0,1%, che porterà a una rivalutazione del PIL al ribasso e potrebbe anche scoraggiare il FRS da previsioni ottimistiche al vertice del 3 novembre.
Sul grafico H4 la situazione è completamente ascendente: il prezzo si è consolidato sopra il livello di segnale 1.1669, l'oscillatore Marlin sta crescendo nella zona dei valori positivi.