EUR/USD
L'euro ha perso 40 punti venerdì scorso, non riuscendo a resistere al calo dello 0,91% (S&P500) del mercato azionario a causa della scadenza trimestrale dei contratti. Da oggi gli investitori studieranno ancora più da vicino le intenzioni della Fed di cambiare la politica monetaria nella riunione del giorno 22. Il sentimento generale degli operatori di mercato rimane lo stesso: Jerome Powell darà un segnale per ridurre il QE da ottobre o novembre. Ma, a nostro avviso, la situazione con il coronavirus negli Stati Uniti può influenzare notevolmente una decisione del genere. Tenendo conto del fatto che l'incidenza del Covid, come altre infezioni virali, è stagionale e il picco di incidenza si verifica tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio e un nuovo record di incidenza potrebbe essere stabilito negli Stati Uniti all'inizio del prossimo anno. Questa quarta ondata si sta sviluppando negli Stati Uniti dalla fine di luglio e dovrebbe essere la più forte dall'inizio dell'epidemia. Riteniamo che la Fed abbia tali previsioni e non anticiperà gli eventi, soprattutto perché ha qualcosa su cui fare affidamento: i dati non espressi sull'occupazione ad agosto.
Di conseguenza, alla riunione del 22 settembre, la Fed non annuncerà l'inizio dell'inasprimento della politica monetaria e l'euro si invertirà verso l'alto.
Quindi, sul grafico giornaliero il primo obiettivo del prezzo è il livello di 1.1640, ma non verrà raggiunto, il prezzo si invertirà ai livelli target 1.1852 e 1.1920. La deriva osservata del prezzo sotto le linee indicatrici di bilancio e MACD e la deriva dell'oscillatore Marlin nella zona negativa saranno interpretate come falsi segnali.
Sul grafico a 4 ore, l'oscillatore Marlin sta dando il primo segnale per l'inversione verso l'alto. Aspettiamo lo sviluppo degli eventi.