EUR/USD
L'indebolimento del dollaro si è fermato ieri. Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti a marzo hanno mostrato un aumento del 9,8% contro la previsione del 5,0-5,8%. Inoltre, il rapporto settimanale del Ministero del Lavoro sulle richieste di sussidio di disoccupazione segnala un calo da 769mila a 576mila (la previsione era di 703mila) e la produzione industriale a marzo cresce dell'1,4% con un incremento dell'utilizzo delle capacità produttive dal 73,8% al 74,4%. Il desiderio (o la previsione) di un certo numero di società di investimento di vedere un aumento della propensione al rischio non si è ancora concretizzato. L'indice azionario americano S&P500 è salito dell'1,11%, ma il prezzo dell'oro è aumentato dell'1,61%, il rendimento dei titoli di Stato a 5 anni è sceso dallo 0,86% allo 0,81%. Prossima settimana, gli Stati Uniti rilascerà obbligazioni di debito per $ 227 miliardi, il che aumenterà ancora la domanda per la valuta americana.
Sul grafico giornaliero il prezzo ha confermato un'inversione dal forte livello 1.1990 nel punto di intersezione con la linea indicatrice MACD. L'oscillatore Marlin si sta abbassando chiaramente ora. Per lo meno, ora aspettiamo una profonda correzione dalla crescita del 31 marzo, possibilmente al livello obiettivo 1,1810 (61,8% di questo intero movimento di crescita). Al massimo, aspettiamo la ripresa del movimento discendente con target sotto 1.1700.
Sul grafico a quattro ore la divergenza è stata confermata, l'oscillatore Marlin è già nella zona dei valori negativi. Se il prezzo si muove al di sotto della linea MACD, al di sotto di 1,1914, ciò confermerà l'intenzione del prezzo di scendere a medio termine.