EUR/USD
Venerdì scorso sono usciti dati forti sull'occupazione negli Stati Uniti: a marzo sono stati creati 916mila nuovi posti di lavoro, la revisione di febbraio e gennaio ne ha aggiunti altri 156mila, il tasso di disoccupazione è sceso dal 6,2% al 6,0% con un aumento della quota forza lavoro dal 61,4% al 61,5%. Un'altra versione simile e le idee per un precedente aumento dei tassi potrebbero tornare sui mercati. Forse questo è ciò che la Fed sta cercando di ottenere. Inoltre, sospettiamo che i dati sulla manodopera siano stati modificati, perché le aziende non agricole tradizionalmente agiscono come uno strumento di manipolazione e le previsioni più radicali prevedevano che le non agricole crescessero oltre i 2 milioni. Ma quanto seriamente il governo abbia preso il miglioramento delle statistiche diventerà chiaro in seguito.
Tuttavia, a causa delle vacanze di Pasqua, il dollaro non è stato acquistato in modo intensivo, e oggi anche l'Europa sta riposando. L'indice di attività delle imprese nel settore dei servizi statunitense secondo l'ISM per marzo dovrebbe crescere da 55,3 a 58,5. Nuovi dati possono ancora spingere l'euro più in basso, nell'intervallo 1,1688-1,1700.
Sul grafico giornaliero la linea del segnale dell'oscillatore Marlin si inverte dal bordo superiore del proprio cuneo. Di conseguenza aspettiamo che l'oscillatore scenda in profondità. Di conseguenza, attendiamo il prezzo al livello obiettivo 1,1560, il livello approssimativo del massimo del gennaio 2019 e il minimo del novembre 2017.
Sul grafico a quattro ore il prezzo scende dalla linea indicatrice MACD. L'uscita del prezzo sotto il livello obiettivo più vicino 1,1745 apre l'intervallo obiettivo 1,1688-1,1700.