In attesa della pubblicazione di informazioni sull'attuale tasso di inflazione, il biglietto verde resta in relativo equilibrio. Secondo gli analisti, solo i cambiamenti inflazionistici seri possono turbare l'USD.
Mercoledì 13 gennaio, il mercato prevede informazioni sull'inflazione negli Stati Uniti. In precedenza, questo indicatore era considerato uno dei principali, ma ora i trader e gli investitori stanno osservando più da vicino i dati nel settore non agricolo (non farms). Allo stesso tempo, Jerome Powell, presidente della Fed, ha sottolineato che il regolatore consente all'inflazione di salire oltre il 2%. Attualmente è davvero in crescita attestandosi all'1,6%. Ciò è in linea con le previsioni degli esperti e le aspettative del mercato.
Molti analisti non escludono l'accelerazione dell'inflazione negli Stati Uniti. Al momento, il tasso di inflazione atteso basato sugli spread dei titoli di Stato a cinque anni è del 2,06%. Secondo gli esperti, l'attuale indebolimento del biglietto verde è dovuto alla crescita delle aspettative inflazionistiche. Gli economisti ammettono che l'inflazione annuale accelererà all'1,3% dal precedente 1,2%. Tuttavia, se l'inflazione al consumo rallenta, i rendimenti del Tesoro diminuiranno e l'USD potrà rafforzarsi. Gli esperti ritengono che la retorica "colombo" della Fed, che prevede un allentamento della politica monetaria, sia negativa per la valuta americana.
Stephen Roach, professore alla Yale University ed ex capo economista alla Morgan Stanley, è d'accordo. È fiducioso che lo stimolo su larga scala atteso dal Congresso degli Stati Uniti potrebbe innescare un aumento dell'inflazione. Tuttavia, lo specialista sostiene la necessità di aumentare lo stimolo fiscale negli Stati Uniti in connessione con la situazione economica tesa causata da COVID-19. Secondo S. Roach, le attuali restrizioni sul coronavirus "hanno posto fine alla ripresa a forma di V dell'economia statunitense". Il risultato sarà un crollo del dollaro del 20% nel 2021 sullo sfondo del crescente deficit del bilancio dello Stato americano e della politica di tassi prossimi allo zero, a cui aderisce la Fed.
La situazione attuale sta scuotendo la posizione del biglietto verde. In precedenza, gli esperti hanno registrato un piccolo aumento del dollaro, che ora si è fermato. Mercoledì mattina, 13 gennaio, la coppia EUR/USD viene scambiata vicino a 1.2208-1.2209. In precedenza, il tandem operava nell'intervallo da 1.2150 a 1.2210. Gli analisti ammettono un ulteriore calo della coppia EUR/USD.
Secondo gli esperti, la prevista pubblicazione dei dati sull'inflazione negli Usa sarà determinante per la valuta americana. Gli esperti ritengono che stabilirà il vettore di direzione per ulteriori dinamiche dell'USD. Non è escluso che le attuali informazioni inflazionistiche rafforzeranno l'attuale tendenza all'indebolimento del dollaro.