EUR/USD
La riunione della FOMC Fed si è chiusa ieri senza modifiche o annunci importanti per gli investitori. Jerome Powell ha richiamato l'attenzione sul rallentamento della ripresa del mercato del lavoro, sulla continua depressione dell'inflazione. Il capo del regolatore ha anche sottolineato i problemi relativi a vaccini e vaccinazioni. Secondo noi questo è il momento più importante del discorso di Powell, ma i mercati non l'hanno capito (almeno ieri sera). Il fatto è che negli ultimi due mesi, la tendenza al rafforzamento delle valute contro il dollaro è stata in gran parte dovuta alle aspettative della registrazione anticipata dei vaccini, all'inizio della vaccinazione, ecc., cioè alla crescita della propensione al rischio. Ma l'effetto della vaccinazione generale, anche se positiva, darà effetto solo in due trimestri, e infatti solo nel terzo trimestre del prossimo anno potrà riflettersi negli indicatori economici. È interessante notare che i mercati azionari non erano ottimisti - l'indice Dow Jones non è cresciuto entro la fine della giornata, mantenendo il sentimento depresso - un calo dello 0,15%.
Il rischio dell'inversione dell'euro permane. La divergenza di prezzo sull'oscillatore Marlin continua a formarsi in una struttura più chiara. Il prezzo potrebbe salire al di sopra del livello obiettivo di 1,2230. La fissazione al di sopra del livello con una crescita attiva continua porterà il prezzo al livello 1,2330 (vicino al minimo di ottobre 2008). L'inversione dell'euro sulla divergenza formata potrebbe coincidere con il fallimento definitivo dei negoziati sulla Brexit della prossima settimana, ma si attende lo sviluppo degli eventi.
La situazione sul grafico a quattro ore non completa il quadro principale. Il prezzo si mantiene nel trend rialzista senza segni di inversione fino alla fine della settimana.