EUR/USD
Giovedì il presidente degli Stati Uniti Trump ha gettato un po' di confusione nei mercati proponendo di rinviare la votazione presidenziale dal 3 novembre a una data successiva, ritenendo che troppi elettori abbiano iniziato a votare per posta. Successivamente, Trump ha abbandonato l'idea di rinviare le elezioni, ma i mercati hanno elaborato lo "scherzo": S&P500 -0,38%, euro +56 punti.
La crescita di ieri ha cambiato seriamente il quadro tecnico dell'euro. Innanzitutto, il prezzo è andato oltre il limite superiore del canale dei prezzi globale costruito sui picchi di luglio 2008 e maggio 2014. Ora questo canale non esiste; invece, dopo aver creato un nuovo picco, ne verrà formato uno nuovo.
I volumi delle negoziazioni di ieri non erano inferiori ai volumi degli ultimi quattro giorni. Ciò conferma la forza dell'impulso dato, ora l'obiettivo della crescita sarà il range 1,2040/55. Il punto di riferimento per l'obiettivo è il minimo di luglio 2017. Le possibilità di formazione di divergenze tra il prezzo e l'oscillatore Marlin sono già poche, sebbene questa opzione sia possibile. Questo crea i propri rischi per nuovi long aperti sulla coppia.
Sul grafico H4 la situazione è completamente ascendente: l'oscillatore Marlin sta salendo, il prezzo è sopra le linee indicatrici. La crescita nell'intervallo obiettivo 1,2040/55 è possibile anche dopo un pullback. Senza pericolo per la crescita, il prezzo può tornare al livello di 1.1806, al massimo del 29 luglio. La fissazione al di sotto del livello, ma ancor più affidabile, sotto la linea MACD, significherà la fine della crescita locale.